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La Teoria delle linee di spinta

La tecnica di gioco del tennis moderno, biomeccanica e fisica applicata.

I cinque principi fondamentali e le quattro linee di spinta imprescindibili.

di Luca Mandalino

Il corretto modo di impugnare la racchetta è imprescindibile per giocare colpi efficaci che permettono di ottenere un effetto dinamico sulla palla con l'impiego del minimo sforzo necessario.
A gioco fermo impugniamo la racchetta e la stringiamo con le dita contro il palmo della mano con un'aderenza abbastanza uniforme.
Giocando un colpo col muovere rapidamente la racchetta nell'aria alcune parti della mano esercitano una maggiore pressione sull'impugnatura e nel colpire la palla potremo sentire chiaramente il punto di maggiore pressione.

I punti della mano di maggiore pressione e spinta sono due.

Il punto “principale” di maggiore pressione serve per i tutti colpi giocati di diritto, servizio e schiacciata, quello “secondario” per tutti i colpi giocati di rovescio a una mano.
Nel giocare il rovescio bimane, la seconda mano sfrutta il punto “principale” di maggiore pressione.
A ognuno dei due punti va associato il corretto posizionamento dell’ipotenar (rilievo carnoso posto alla base del mignolo sulla faccia palmare della mano) sulla parte finale dell’impugnatura.

(figura del punto principale di maggiore pressione della mano e dell’ipotenar)

(figura del punto secondario di maggiore pressione della mano e dell’ipotenar)

(figura dell’asse di baricentro della racchetta)

Il punto di maggiore pressione della mano sull'impugnatura esercita la sua forza su una linea di spinta passante attraverso l'asse di baricentro della racchetta; la mano si muove sulla stessa linea di spinta sino a trovare il preciso punto d’impatto con la palla.
Questa linea di spinta può variare di diversi gradi la sua angolazione rispetto all'asse di baricentro della racchetta, con il piatto corde verticale come riferimento; ciò dipende dal preciso posizionamento  del punto di maggiore pressione della mano e dell’ipotenar sull’impugnatura e permette di impattare agevolmente la palla alle diverse altezze possibili.
L'angolazione di questa linea di spinta è il primo dei due fattori essenziali dell’impugnatura che determinano il meccanismo dinamico della racchetta che a sua volta è la causa dell’effetto dinamico trasferito sulla palla.
L’altro riguarda la duplice funzione svolta dall’aderenza dell’ipotenar sulla parte finale dell’impugnatura descritto nel prossimo capitolo e riguardante il principio numero cinque.

(11 figure, tutte le impugnature con le tre diverse angolazioni di ingresso nella zona di massima forza e massima sensibilità, 3 del diritto, 3 del rovescio, solo 2 del rovescio a due mani perché il back-spin lo suggerisco ad una mano, 3 per il servizio)

Il modo di impugnare la racchetta e l'azione sinergica del giocatore sono quindi interdipendenti.

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